I sanguinamenti gastrointestinali alti: 
a proposito di un caso clinico

Dr. Savioli Adriano Dicembre 1996 


Le emorragie "maggiori", acutamente anemizzanti, del tratto gastrointestinale alto (SGIA) non riconducibili alla rottura delle varici esofagee costituiscono una frequente emergenza gastroenterologica. Nella maggior parte dei casi si tratta di ulcere sanguinanti, anche se ultimamente l'incidenza di lesioni sanguinanti non ulcerose è in aumento. 
Scopo del presente lavoro è di riportare un caso clinico di sanguinamento gastrointestinale alto diagnosticato e trattato endoscopicamente d'urgenza presso il nostro Servizio, alla luce dei dati della letteratura internazionale. 

A.B., paziente di sesso maschile di anni 65, operato nel 1993 per una neoplasia del colon sigmoideo e sottoposto a chemioterapia loco-regionale a causa della comparsa di metastasi epatiche, veniva ricoverato d'urgenza presso la nostra Divisione, per la comparsa di ematemesi e melena associate ad un quadro clinico di shock ipovolemico. 

Una volta ottenuto il riequilibrio del paziente, si procedeva all'esecuzione di una EGDS d'urgenza che evidenziava la presenza di abbondante materiale ematico in cavità gastrica, che veniva aspirato. 
Inoltre veniva diagnosticata la presenza di una lesione ulcerosa sanguinante di circa 1,5 cm, localizzata sulla parete anteriore del bulbo duodenale. Non venivano evidenziate altre lesioni sanguinanti. Quindi si procedeva alla infiltrazione della lesione ulcerosa sanguinante con adrenalina diluita 1 : 10.000 in soluzione fisiologica (10 ml di soluzione adrenalinica in ponfi sottomucosi da 1 ml ciascuno) ottenendo in tal modo l'emostasi del sanguinamento. Inoltre venivano eseguiti lavaggi con numerose fiale di ugurol. 

L'ulcera peptica rappresenta la più frequente causa di ricovero per emorragia del tratto gastrointestinale alto. 

La mortalità è tuttora del 6-10%. 

In conclusione, considerando la bassa incidenza di complicanze, ci sentiamo di affermare che l'emostasi endoscopica costituisce, con la sua bassa morbilità e mortalità, una valida alternativa alla chirurgia tradizionale, specialmente in pazienti anziani, ad alto rischio e con patologie associate. 


Dr. Adriano Savioli 
Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva 
Azienda Ospedaliera Carlo Poma, Mantova