Progetto Sanità: Modulo di istruttoria


 

OGGETTO DELLA RICERCA: Riduzione del rischio di mortalita' per cancro colo-rettale in soggetti asintomatici mediante screening rettosigmoidoscopico (Prevenzione secondaria).

Ente: Azienda Ospedaliera " C.POMA " di Mantova.
Servizio destinatario : Endoscopia Digestiva - Divisione Chirurgica 2ª.

Essenziali elementi informativi per l'istruttoria:
L'individuazione del cancro colo-rettale in uno stadio iniziale e il successivo ed immediato trattamento chirurgico permettono la guarigione del paziente nel 90% dei casi (Andreoni,1995) (1).

La prevenzione secondaria puo' essere realizzata in 2 modi:

  1. La ricerca del sangue occulto fecale (FOBT).
    Tale metodica e' considerata importante per lo screening.Uno studio americano condotto nel Minnesota (Mendel-1993) (3), che ha comportato lo screening su 46.551 soggetti per un periodo di 13 anni con il test a scadenza annuale, ha dimostrato una riduzione della mortalita', per cancro colo-rettale,del 33%. Il limite principale di questo tipo di prevenzione e' rappresentato dalla incidenza significativa di falsi positivi che puo' arrivare sino al 10%.
  2. Lo screening rettosigmoidoscopico.L'indagine endoscopica permette di rilevare neoformazioni polipoidi anche inferiori a 5 mm e la loro eventuale asportazione. In particolare il polipo adenomatoso rappresenta il vero precursore del cancro colo-rettale.
    Lo studio effettuato da National Polyp Study (Winaver,1993) (9) ha in effetti dimostrato la validita' della strategia diagnostica che si basa sulla identificazione e sulla exeresi degli adenomi per prevenire l'insorgenza del cancro colo-rettale. I processi biologici che portano alla trasformazione di una mucosa sana in un adenoma e da questo alla displasia e sino al cancro invasivo sono assai lenti e quindi vi e'il margine temporale di mettere a punto protocolli di sorveglianza, strutturati razionalmente organizzando quindi in seguito programmi di screening (Rossini 1996) (6).
    Gli studi mondiali effettuati sino ad ora sembrano confermare l'utilita' di questo tipo di screening (Atkin 1992 (2), Selby 1992 (7), Newwcomb 1992 (4), Ransohoff 1995) (8).

PROGETTO DI SCREENING.
Il progetto di Screening che abbiamo intenzione di realizzare presenta 2 fasi:



FINALITA' DELLO SCREENING.

Consideriamo il sopracitato Comune di Gazzo Bigarello.
La popolazione compresa tra i 50 e i 70 anni e'di 463 unita'.
Come abbiamo gia' detto verranno organizzate 2 sedute endoscopiche settimanali e per ogni seduta verranno esaminate 5 persone. Quindi occorreranno all'incirca 11 mesi per completare il primo controllo endoscopico, ammettendo che il 70% delle persone idonee risponda allo screening. Cioe' in pratica ogni mese saranno studiate 40 persone.
Le finalita' dello studio sono rivolte a diagnosticare un numero sempre piu' significativo di neoplasie in fase precoce tenendo conto dei dati epidemiologici allarmanti, secondo i quali mediamente in Italia vengono diagnosticati ogni anno 30.000 nuovi casi (con variazioni da 27 a 55 casi per 100.000 abitanti a seconda delle aree geografiche). La Lombardia e' una delle Regioni dove si registrano dei tassi piu' elevati di prevalenza (Ponz De Leon) (5).
Lo scopo dello screening e' anche quello di ridurre il numero di interventi chirurgici per cancro colo-rettale (con riduzione della spesa sanitaria) attraverso una diagnosi precoce quando ancora il polipo puo' essere asportato endoscopicamente.

RISULTATI DELLO SCREENING RETTOSIGMOIDOSCOPICO DEL COMUNE DI RODIGO DAL 01 / 10 / 97 AL 30 / 06 / 99
numero totale di rettosigmoidoscopie eseguite 226    
numero di rettosigmoidoscopie negative 188 83,3 %
numero di rettosigmoidoscopie positive per polipi con successiva pancolonscopia 38 16,7 %


RISULTATI DELLO SCREENING RETTOSIGMOIDOSCOPICO DEL COMUNE DI GAZZO BIGARELLO DAL 01 / 05 / 98 AL 30 / 06 / 99
numero totale di rettosigmoidoscopie eseguite 27   
numero di rettosigmoidoscopie negative 22 87 %
numero di rettosigmoidoscopie positive per polipi con successiva pancolonscopia 5 13 %

NUMERO TOTALE DEI POLIPI INDIVIDUATI NELLO SCREENING DI RODIGO E GAZZO BIGARELLO AL 30 / 06 / 99
POLIPI IPERPLASTICI (N. TOTALE 23)
ampolla rettale 1 peduncolato di 0,5 cm di diametro
1 semipeduncolato di 1 cm di diametro
retto 9 sessili di 0,2 cm di diametro
1 peduncolato di 1 cm di diametro
sigma 4 sessili di 0,5 cm di diametro
3 peduncolati di 1,3 cm di diametro
2 sessili di 0,4 cm di diametro
discendente 1 sessile di 0,4 cm di diametro
1 semipeduncolato di 0,5 cm di diametro
POLIPI CON DISPLASIA LIEVE (N. TOTALE 11)
retto 1 sessile di 0,5 cm di diametro
1 sessile di 1 cm di diametro
sigma 4 sessili di 0,5 cm di diametro
1 sessile di 0,5 cm di diametro
1 semipeduncolato di 0,5 cm di diametro
1 semipeduncolato di 0,8 cm di diametro
discendente 1 semipeduncolato di 1 cm di diametro
1 sessile di 0,4 cm di diametro
POLIPI CON DISPLASIA MEDIA (N. TOTALE 18)
ampolla rettale 3 sessili di 0,5 cm di diametro
1 sessile di 0,3 cm di diametro
FORMAZIONE SESSILE AMPOLLARE SOVRASINTERIALE DI 3 CM DI DIAMETRO, ASPORTATA CHIRURGICAMENTE
retto 5 sessili di 0,5 cm di diametro
sigma 2 peduncolati di 1 cm di diametro
1 sessile di 0,6 cm di diametro
4 peduncolati di 1 cm di diametro
discendente 2 sessili di 0,5 cm di diametro
ascendente 1 sessile di 0,3 cm di diametro


Per ulteriori informazioni rivolgersi al DOTT. ADRIANO SAVIOLI 
  Tel.0376/201805 (Ospedale di Mantova)

Mantova, 01/08/1997