L'anziano fragile

Serata di aggiornamento del 25 ottobre 2000 Relatore Dr. Renato BOTTURA



La "evidence based medicine", da anni adottata con successo per lo studio e la cura di numerose malattie, attualmente risulta essere un approccio insufficiente alla geriatria. Accanto a questa "medicina dell'evidenza", che rappresenta un metodo di studio oggettivo-empirico, dobbiamo considerare una "medicina narrativa", di tipo soggettivo. Ricordiamo che la capacità di osservazione è alla base dell'empirismo scientifico e ci può condurre ad entrare il più possibile nella soggettività del paziente.

Oggi si da molta importanza all'"insight", cioè alla capacità di guardare all'interno di se stessi, che si traduce nella percezione interiore del livello del proprio deficit. Tale coscienza interiore è molto elevata nei pazienti anziani; spesso però ad impedirne la esternazione interviene il problema della comunicazione, della verbalizzazione.

Pur se consideriamo una stessa identica malattia, vedremo come ogni malato abbia in realtà una diversa percezione del dolore e lo narri in modo diverso. La malattia infatti è frutto della propria storia, della storia interiore, delle relazioni , incluso l'impatto economico, che il soggetto malato ha con l'ambiente. In geriatria perciò l'attenzione si sposta dalla malattia in sé al malato ed al suo problema. E' sicuramente importante considerare una moltitudine di dimensioni riguardanti l'anziano malato, da quella biologica, alla psico-relazionale, a quella sociale e socio-abitativa e, non da ultimo, quella economica. 

La sfera biologica riguarda in realtà nell'anziano una pluralità di malattie, cioè una poli-patologia.
Si tratta per la maggior parte di malattie croniche degenerative, difficilmente guaribili, ma certamente curabili, e che abbiamo il dovere di curare. 
L'obiettivo principale della geriatria attuale è la "funzione", vale a dire l'attenzione alle attività quotidiane, insegnando al malato a convivere il meglio possibile con la propria malattia.

I fattori che determinano la "fragilità" dell'anziano sono molteplici:

Ciascuno di questi fattori da solo non è in grado di determinare il tracollo, ma spesso sono sufficienti due o più di tali fattori per far emergere una situazione di fragilità.
In geriatria esistono diversi modelli clinici:

1) Circolo Vizioso
Una malattia acuta, ad esempio un accesso febbrile, rende necessaria l'assunzione di un farmaco. Tale farmaco può, nel soggetto anziano, determinare uno stato di confusione mentale, egli ridurrà la quantità di acqua introdotta con conseguente compromissione renale e poliuria. Ciò potrà determinare uno stato di disidratazione che ancora inciderà aumentando lo stato di confusione mentale. Pertanto, da un normale evento clinico si instaurano vari meccanismi che determinano un circolo vizioso.

2) Complicanze a cascata
In questo secondo modello un normale evento clinico determina una serie di meccanismi sempre più gravi che possono anche condurre alla morte. Un esempio può essere quello della cascata di eventi generata da un normale evento clinico quale la nausea; questa può portare vomito, con conseguente disidratazione, quindi ipotensione ortostatica, che potrà determinare una sincope, con probabile rottura del femore; sarà necessario l'allettamento, che porterà alla formazione di piaghe da decubito, con conseguente sepsi e morte.

3) Morbilità sinergica
La polipatologia di cui abbiamo accennato sopra determina non solo una somma di morbilità, ma tali morbilità interagiscono e si potenziano con un'azione sinergica. Si tratta in realtà di una co-morbilità. A tutt'oggi però il relazionarsi tra diversi agenti patologici è una realtà parzialmente sconosciuta. Un esempio potrebbe essere la interazione tra uno scompenso cardiaco e una artrosi dell'anca; tale interazione porterà a poliuria e ad incontinenza definita "ecologica", in quanto è legata all'ambiente.

4) Modello attributivo
Secondo questo modello si attribuisce ad un certo sintomo, ad es. vertigini, una certa valenza. In realtà alla base c'è spesso una patologia mis-conosciuta; nel caso della vertigine spesso c'è un problema di tipo depressivo, perciò si tratta in realtà di una psico-somatizzazione.

5) Modello dell'evento smascherante
L'evento smascherante una situazione di fragilità è molto spesso il decesso del coniuge; questo determina una sofferenza psichica con rottura dell'equilibrio pre-esistente e, molto spesso, la successiva istitutalizzazione.

Il farmacista, come operatore sanitario, ha principalmente due possibilità di intervento per aiutare anziani in situazione di fragilità:

- FUNZIONE EDUCATIVA, per esempio facendo chiarezza sull'utilizzo dei farmaci. E' importante sottolineare il fatto che ci sono alcuni farmaci che vanno presi sempre e con regolarità, altri invece, come le benzodiazepine, che vanno usati con attenzione. Inoltre un altro aspetto del ruolo educativo consiste nel convincere l'anziano ad incentivare l'attività fisica.

- ASCOLTO EMPATICO, che consiste nella capacità di ascoltare e dialogare con il soggetto anziano, dedicandogli più attenzione rispetto ad un normale malato, dedicandogli anche un solo minuto al giorno, facendogli però sentire che quel minuto è tutto dedicato a lui.